Studio Tancorra - Dottore Commercialista

Che cos'è il Regime forfettario

E’ il nuovo regime che a partire dal 01.01.2016 ha sostituito il regime dei contribuenti minimi. Non è prevista la tenuta di alcun registro contabile ma sono previsti dei limiti nei ricavi.

In questo regime l’unico adempimento che va fatto è quello di calcolare in percentuale (forfettariamente) dei ricavi o degli incassi le imposte da pagare.

L’unico dato che serve è il valore dei ricavi perché dopo aver tolto forfettariamente una quota di costi, si calcola, ancora in misura forfettaria, l’imposta da pagare.

Che cos'è la Contabilità dei professionisti

Nella contabilità dei professionisti è prevista la rilevazione sia dell’aspetto economico, attraverso la registrazione del documento, che sotto l’aspetto finanziario e quindi del pagamento o dell’incasso.

E’ una contabilità simile all’ordinaria ma con modalità e regole differenti per il calcolo delle imposte da pagare. Il criterio adottato è quello di cassa. Una volta all’anno dopo aver predisposto il risultato del periodo, l’anno solare, si procede alla determinazione delle imposte da pagare.

Che cos'è la Contabilità ordinaria

La contabilità ordinaria prevede la rilevazione dei fatti aziendali con il metodo della partita doppia; la registrazione dei documenti contabili (fatture di acquisto e vendita, buste paga dei dipendenti, accensione di un mutuo bancario, ecc.) avviene sotto due aspetti: sotto l’aspetto economico e sotto quello patrimoniale. Ciò significa, ad esempio, che oltre a registrare il costo o il ricavo di una fattura di acquisto o di vendita va registrato anche il suo pagamento o incasso.

Questa tipologia di contabilità, che si basa sul criterio di competenza, è obbligatoria per le società di capitale (SPA, SRL) mentre può essere scelta su opzione dalle altre categorie titolari di partita iva (SNC, SAS e ditte individuali). Ha il pregio di mostrare in qualsiasi momento, attraverso un bilancio, la situazione economica della propria attività (ricavi e costi) e la situazione patrimoniale  (saldo della banca, crediti verso clienti, debiti verso i fornitori, valore residuo di un mutuo, ecc.).

Almeno una volta all’anno si deve predisporre un bilancio da cui emerge il risultato dell’esercizio, un utile o una perdita, e spesso, ma non sempre, bisogna depositarlo al Registro Imprese. Il risultato del bilancio annuale (utile o perdita) servirà poi, effettuate le opportune rettifiche, anche per calcolare le imposte da pagare.

Che cos'è il Regime dei contribuenti minimi

E’ un particolare regime che non prevede la tenuta di alcun registro contabile. Il contribuente trattiene e ordina la propria documentazione e ogni anno dopo aver effettuato una sommatoria di tutti i ricavi e di tutti i costi, o di tutti gli incassi e di tutte le spese, procede al calcolo delle imposte da pagare.

Il regime, che prevede dei limiti nei ricavi, non è più in vigore dal 31.12.2015 salvo per  coloro i quali a quella data si trovavano già in questo regime e possono continuare a usufruirne.

Che cos'è la Contabilità semplificata

Nella contabilità semplificata non è necessario registrare i pagamenti o gli incassi dei documenti che si sono precedentemente registrati. Evidentemente ciò comporta che si potrà conoscere la propria situazione economica (costi e ricavi) ma non la propria situazione patrimoniale.

E' la conntabilità che devono tenere le società di persone (SNC, SAS) e le ditte individuali, salvo che non optino per quella ordinaria.

La situazione economica costituisce la base per il calcolo delle imposte da pagare annualmente. A partire dal 1.1.2017 questa tipologia di contabilità ha cambiato forma e può essere integrata con la registrazione dei pagamenti e degli incassi (si è infatti passati dall’applicazione del criterio della competenza a quello di cassa).